Ricordare Falcone. Ricordate Falcone?

Ogni tanto ripenso a Giovanni Falcone, non nel solito modo, quello rituale del "martire", del santino da sventolare in ogni occasione per far vedere agli altri che siamo liberi dalle mafie (salvo poi tenere comportamenti semi mafiosi nel privato, tipo accettare compromessi col potere e/o fregarsene bellamente delle leggi...) ma in un altro modo.

Sono abbastanza in là con gli anni per poter avere memoria diretta, e non indiretta (da libri o giornali) dei fatti di quegli anni.

Mi ricordo allora di quando si scontrò con Orlando (che oggi odora quasi di santità, ma che negli anni 80 era decisamente sospetto di vicinanze con la mafia a Palermo..) e poi anche del suo "spostamento" a Roma, con la chiusura de facto del pool con Caponnetto, Ayala e Borsellino.

Mi ricordo anche di altri scontri politici, quelli con Claudio Martelli (oggi suo incensatore, all'epoca Delfino di Craxi, poi condannato per corruzioni varie..) e della sentenza della Cassazione che smontò il lavoro del pool ed ancora delle accuse del procuratore Meli che lo costrinsero ad andare via da Palermo per occuparsi di non meglio identificati progetti di lotta alla mafia, sì, ma a Roma..

In poco più di un anno era diventato un appestato, e nemmeno un cazzo di politico dell'epoca (tangentopoli bussava già) spese una parola per lui.

Poi Capaci. E la coscienza sporca degli italiani andò a lavarsi i panni nel sangue suo e della scorta...

Chi se lo ricorda questo?

Scusate la verbosità un po' acidula, ma non ne posso più di sentire beatificazioni a posteri da parte di chi a quel tempo stava
con i Corleonesi...


p.s. il post è - in estrema sintesi - un commento che ho lasciato nel blog di Daniele, il mio rockpoeta preferito, uno che della memoria (civile) fa ancora un ottimo uso.

Commenti

Bastian Cuntrari ha detto…
Ricordo come te tutti gli episodi che hai citato, Fabio. E rammento benissimo il vuoto pneumatico che, prima di Capaci, lo ha circondato: sparito dalla memoria di "quelli che contavano". Un Innominabile.
E provo una rabbia cieca e rancorosa ogni anno che vedo - sempre quelli là - fare a gara per salire sul podio a "ricordarlo".

Terribile la chiusa del tuo post: ma sono certa che i Pilato che si sono lavati le mani nel suo sangue e in quello della scorta non erano la gente comune. La gente comune ha continuato ad averlo nel cuore. Grazie. Prof.
Curly ha detto…
Ricordo poco o niente di lui... tranne Capaci... tranne il fatto che ho pianto pur non capendo esattamente perchè, ma perchè in qualche modo sapevo che era una persona eccezionale, una di quelle che poteva cambiare il mondo e che un po' ci è pure riuscito. ricordo la scuola della mia amica che ha combattuto per mesi con tanti professori e preside per chiamarsi Istituto Falcone e Borsellino... e hanno vinto! e a questo proposito mi ricordo quanto eravamo diversi dai ragazzi d'oggi pur essendo cazzari e sognatori pure noi... o proprio perchè eravamo sognatori... come tutti i grandi, come Falcone... che aveva anche lui il suo sogno. Infranto sull'asfalto tra il sangue.
Baol ha detto…
Ottima memoria civile, bravo bro
Moky in AZ ha detto…
Kudos Fabio.

Il fatto che la stessa marmaglia politica che lo aveva condannato ora ne (ab)usa la memoria per il proprio tornaconto e' come sputarci sulla tomba.

Io spero in qualche modo nell'esistenza della legge del contrappasso, ma non nell'aldila'...
mod ha detto…
"ricordare" è la mia specialità. io, per come è andata la mia vita sin qui, vivo di ricordi.

il giorno dopo la nascità di mio figlio la notizia della morte di borsellino. le altre neo-mamme non riuscivano a capire perché piangessi disperata. la maternità e i suoi ormoni di felicità ebete avevano la meglio su di loro, ma in me, o non si erano ancora formati oppure li tenevo a bada meglio delle altre.

ricordo quando morì falcone pensai che borsellino gli sarebbe seguito a breve - ricordo una sensazione di terrore.

oggi tutte le sensazioni sono anesttetizzate dalla melma che ci copre e ci soffoca lentamente.

alla fine non saranno le bombe ad ucciderci ma la rassegnazione.

scusa, fabio, è venuto fuori un quasi-off-topic.

love, mod
fabio r. ha detto…
@bc: grazie a te ed alla memoria!
@daisy: il brutto del tempo che passa è che prima o poi non ci sarà più nessuno che ricorderà la verità.. ma come disse Primo Levi (per ben altre atrocità): è successo una volta, può succedere ancora.
@baol e stella. grazie a voi
@moky: forza contrappasso!
@mod: non sei OT, sei completamente IT
Queen ha detto…
io ricordo quando Flacone bruciò sul palco la maglietta con scritto mafia made in Italy, al tempo ero un'idealista, credevo che saremmo riusciti a cambiare il Paese :* pochi mesi dopo persi la fiducia nel sistema, non ho mai smesso di credere, però ammetto che ho perso la voglia di lottare

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