Summer in the city



Come avrete capito dalla strip, il momento attuale è confuso; il vuoto "spirituale" di questi giorni d'estate non può essere facilmente colmato da una coperta di Linus, o - nel mio caso - da un asciugamano per asciugarsi il sudore.

L'unica consolazione è l'eccezionale escursione termica fuori / dentro casa: si passa allegramente dai 33 C° delle pietre infuocate in strada, ai vivibilissimi 20 C° all'interno, nello studio in penombra, con finestre rigorosamente chiuse.

I gatti sono stesi sul pavimento come sfingi di pelo, e si godono l'unica superficie fresca della terra, oggi.
Il pomeriggio domestico del Sabato italiano è una sospirata oasi di frescura dopo l'arido deserto mattutino vissuto nelle classi infuocate di un liceo al centro della città dell'acciaio e che - come l'acciaio - d'estate diventa insopportabilmente rovente, per il povero insegnante sceso dalle colline...




L'atmosfera degli esami non viene poi alleggerita, nè tantomeno "rinfrescata" dalla ritualità delle operazioni che vedono la commissione plenaria (wow!) arrabbattarsi tra la correzione di temi sconfusionati e prove scritte in lingue straniere che solo apparentemente somigliano alla lingua ipoteticamente dichiarata nel testo...

La piattezza delle argomentazioni proposte da questi giovani nei loro scritti fa nascere più di un dubbio sulle cosiddette classi dirigenti del futuro. Se questi temi rappresentano i primi vagiti dell'Intellighenzja italica del 21° secolo, cìè poco da stare allegri...

"Antò: fa caaaldo.." Il refrain non esce dalla testa in questa giornata afosa, ma non c'è traccia di thè lipton fresco nè di altra bevanda miracolosa in giro. Ci aggiriamo tra le aule finalmente deserte come i fantasni di Eduardo cercando improbabili punti freschi, ombreggiati, nella penombra dei corridoi.

La mente è già tesa al fresco domestico, mentre le residue speranze di effettuare un breve giro in bici pomeridiano naufragano alla luce del solstizio ed all'immagine tremenda del deserto che mi attenderebbe in strada!





Unica consolazione nel deserto di pietra ed in quello dell'anima (lo Spleen infatti sembra non volermi abbandonare, si è trovato un cantuccio ben riparato nella mia capiente persona ed ora soggiorna lì, soddisfatto..) è l'amabile presenza dell'amica e collega di lingua, ultima Thule della perfezione etica ed estetica, un raro gioiello caduto dal cielo (oppure sapientemente estratto dalle profondità della terra), e finalmente visibile per noi mortali, esposto da Tiffany.
Un luogo dove le persone come me non le farebbero entrare manco per un caffè (altro che colazione) ed allora mi accontento di goderne parole e sguardi dal marciapiede di fronte.


Commenti

Baol ha detto…
Have a nice weeke dn also you mate!

;)
Mat ha detto…
ma quanto sono felice dell'arrivo dell'estate!!
ora ho tutto...mare, sole, caldo...
e che mi serve oltre tutto questo??
un abbraccio e buona domenica caro fabio!!
Post molto carino. Spero che il tuo week end stia procedendo alla grande!!!

Ciao
Daniele
AndreA ha detto…
Dai su, tra poco finiranno anche questi esami!!!

Buon rilassamento domenicale!! ;-)
stellastale ha detto…
insomma... fare gli esami è veramente na palla???

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